La passione per il giardinaggio ha conquistato tantissimi italiani e dalle pagine del nostro sito cerchiamo di fornire indicazioni e consigli per chi si approccia a questa attività, benefica e rilassante. Oggi ci dedichiamo a un tema delicato come quello della piantumazione, che serve a mettere a dimora le nostre piante e assecondare il nostro progetto architettonico.

Che cos’è la piantumazione

Acquistare una bella pianta con cui impreziosire la casa o il nostro giardino non ha solo una valenza estetica, ma anche effetti positivi sull’ambiente domestico e sulla nostra salute, perché ci offre occasioni di tenerci in forma con tante operazioni, come la piantumazione.

Le piante che compriamo, nelle serre o adesso anche online su siti come https://www.mygreenhelp.com, sono in genere fornite col vaso e si può pensare che per piantarle nel giardino sia sufficiente scavare una buca e posizionare la pianta dove “sta meglio”: in realtà, questo è un procedimento che si chiama appunto piantumazione che va studiato attentamente ed eseguito osservando alcune piccole regole.

La regola generale: ogni pianta ha le sue esigenze

La prima norma è in realtà legata al buon senso: ogni tipo di pianta o albero ha specifiche esigenze di piantumazione, sia per quanto riguarda la qualità del terreno da scegliere che per ciò che concerne stagione e temperatura per eseguire le operazioni.

Dobbiamo quindi imparare a stare a contatto con la terra e a capire il ritmo delle stagioni: in linea di massima, andrebbero evitati i mesi eccessivamente caldi o freddi, mentre più specificamente i bulbi da fiore con fioritura estiva vanno piantati ad aprile o maggio mentre quelli con fioritura invernale a ottobre o dicembre. Gli alberi sono più resistenti e flessibili, mentre per il prato possiamo lavorare in primavera, facendo attenzione alle erbe infestanti, o in autunno.

Come scegliere il terreno

Dopo aver capito il quando, dobbiamo pensare al dove: la piantumazione serve soprattutto per iniziare o proseguire un disegno, mettendo a dimora le piante nelle aiuole o lungo i sentieri, ma non possiamo trascurare la tipologia di terreno che deve ospitare il “nuovo arrivo”.

Per semplicità, si riconoscono tre diverse composizioni di terreno: quello sabbioso drena molta acqua; quello limoso è piuttosto duri ma ha discrete capacità drenanti e permette una buona circolazione d’aria; infine, il tipo argilloso non trattiene acqua.

I consigli prima di piantare

Una volta verificata la tipologia di terreno e capito se è adatta per le nostre intenzioni, dobbiamo armarci di pazienza e rimboccarci le maniche per zappare e rastrellare, con l’obiettivo di rimuovere tutte le erbacce o le pietre che possano infastidire la nuova pianta.

Dobbiamo quindi ricavare una buca, le cui dimensioni di profondità e larghezza dipendono dalla grandezza della zolla o il “pan di terra”, il contenitore con le radici che solitamente raggruppa le radici delle piante commercializzate. Dobbiamo ricordarci di annaffiare abbondantemente la zolla per dare il via i processi complessi che servono allo sviluppo della pianta e consentono l’interazione tra la pianta stessa e il terreno.

In genere, dobbiamo scavare una buca grande circa il doppio del vaso che contiene la zolla e profonda qualche centimetro in più dell’altezza dello stesso contenitore.

Come piantare in modo efficace

Ora è il momento di posizionare la nostra pianta su questo speciale letto di terriccio che abbiamo creato, verificando che il suo colletto della pianta sia a livello del terreno: se troppo alto, le radici possono essere esposte e far morire la pianta, mentre se il colletto è inferiore al livello del terreno aumentano i rischi di patologie.