Gli oggetti in ottone sono molto amati, perché questa lega di rame e zinco ha un bellissimo colore giallo molto vicino all’oro, una sonorità quasi cristallina e si può mantenere lucida, con un certo impegno, certo, ma avrete la certezza di un effetto decorativo superbo.

Non è detto che gli oggetti di ottone debbano essere sempre splendidi e lucenti, perché molti amano la patina opaca che si forma con il tempo. Spesso si tratta di ottone antico o anticato, un procedimento piuttosto laborioso con acido spento che stabilizza la superficie e impedisce la corrosione.

Perché si deve pulire l’ottone?

L’ottone resiste molto bene agli attacchi di acidi e corrosione. La pulizia dell’ottone non è da sottovalutare, in quanto le particelle di sporco che si depositano sulla superficie, per un processo elettrochimico, possono corroderla.

In molti casi però il problema è il fatto che l’oggetto che pensavamo fosse di ottone massiccio in realtà è solo ricoperto con un sottile strato galvanico ed è fatto di ferro, zamak o allumino. Questo è un buon motivo per tenerlo pulito, perché se è soltanto ricoperto e il substrato si corrode facilmente, può esserci un distacco della patina.

Una delle cose da NON fare quando l’ottone è opacizzato è provare a lucidarlo con spazzole abrasive, perché lasciano segni indelebili su alcune delle leghe. Bisogna considerare anche il fatto che l’ottone in molti casi viene ricoperto da un sottile strato di cromatura galvanica; si tratta di una protezione necessaria nel caso della rubinetteria.

Anche le maniglie delle porte molto spesso hanno una protezione dall’ossido, realizzata con una resina e a volte può essere necessario, dopo aver lucidato la superficie, aggiungere anche un protettivo successivo. Questo nel caso in cui il materiale sintetico di cui è ricoperto l’oggetto si sia sfogliato.

Come si pulisce l’ottone?

Per eliminare la patina di ossido e sporco grasso dall’ottone occorre un panno morbido, possibilmente in microfibra e non abrasivo; si tratta di un procedimento piuttosto semplice, se fatto in maniera corretta.

Bisogna prendere un prodotto specifico per questa lega, che di solito ha una componente abrasiva a grana molto sottile e una consistenza cremosa, e distribuirlo sul panno. Per pulire è necessario effettuare un moto circolare che permette di raggiungere ogni angolo della superficie dell’ottone. A seconda del tipo di materiale, massiccio o ricoperto, si opta per una diversa granulometria del prodotto.

Quello pieno tollera meglio di quello galvanico le paste più abrasive. E nel caso in cui lo sporco e l’ossidazione siano resistenti, si può procedere senza grandi problemi. Cosa che invece con l’ottone soltanto di copertura sarebbe meglio evitare.

È per questo che conviene pulirlo sempre con prodotti meno aggressivi e più liquidi.

Ci sono alternative tradizionali ai prodotti specifici per pulire l’ottone?

Vediamo insieme quali sono le soluzioni per pulire al meglio l’ottone.

Sapone di Marsiglia

Rispetto alle soluzioni commerciali in pasta o in crema per la pulizia dell’ottone, ci sono metodi tradizionali che danno ottimi risultati. Con il sapone di Marsiglia bastano 2 cucchiai di prodotto liquido in mezzo litro d’acqua e applicarlo sulla superficie con un pennellino o con un batuffolo di cotone.

La soluzione migliore sarebbe quella, se possibile, di mettere l’oggetto a bagno in acqua tiepida e detergente e lasciarcelo tra i 10 e i 20 minuti per fare agire l’emulsione. Una volta tolto dal bagno si procede passando sull’oggetto un panno bagnato con dell’acqua demineralizzata, per non lasciare la patina opaca.

Quel rubinetto di solito non va bene perché contiene cloro, nemico dell’ottone, e residui di calcare che si deposita sulla superficie e la rende meno brillante.

Aceto e limone

L’altra soluzione, un po’ più aggressiva, è aceto e limone. Si preferisce quello bianco, perché ha un odore meno pesante rispetto al rosso e un residuo più basso. La soluzione utilizza il 50% di aceto il 50% di acqua demineralizzata; se necessario si può aggiungere un po’ di succo di limone, 1 o 2 cucchiaini, per alzare l’acidità.

Nel caso di oggetti complessi, la soluzione migliore è impastare acqua, aceto e della normale farina. Poi si procede con il spalmare il tutto sulla superficie fino a quando secca, prima di lavare e asciugare approfonditamente.

Come lucidare l’ottone: Olio di lino crudo

Per ottenere un effetto specchiato basta dell’olio di lino crudo che va strofinato con cotone, sempre con movimento circolare fino ad aver lucidato tutto.

È possibile utilizzare una spazzola rotativa da usare con un avvitatore; se ne trovano anche per la pulizia degli spazi più ristretti e i meandri, da usare con i trapani da modellismo.