Il Bambù è un’erba della famiglia delle Poacee, facente parte nella maggior parte dei casi del genere Phyllostachys. Data la sua struttura, infatti, non sarebbe da considerare un albero, sebbene nel linguaggio comune viene considerata tale, bensì un’erba infestante.

La larga e rapida diffusione nei terreni è data dai suoi rizomi sotterranei che si propagano a bassa profondità. È difficile che vadano sotto al metro nelle specie di altezza medio bassa e alla loro rapidità nel crescere. Infatti, facilmente le si vede spuntare con una lunghezza che arriva anche a più di un metro da un giorno all’altro!

La sua conformazione la rende una pianta bella da vedere, che dona quel gusto orientale nel proprio giardino! Bisogna, però, avere l’accortezza di posizionarla in una zona di confine, così da limitarne con più facilità la veloce propagazione.
Non ha solo un valore estetico, ma il legno di bambù viene utilizzato anche per svariati impieghi! Non è difficile, infatti, trovare oggetti realizzati in bambù nei negozi.

spazzolini di bambù su base in bambù, tazza di caffè e foglie di eucalipto essiccate

In questo articolo, ci occuperemo del bambù gigante e della sua coltivazione.

Perché coltivare il bambù

Sono tanti i motivi per il quale è interessante coltivare il bambù, indipendentemente dalla varietà scelta.
Senza alcun dubbio il fattore estetico è preponderante. La loro composizione le rende particolarmente versatili sia messe a dimora sia poste all’interno di grossi vasi, dove anzi è molto più semplice da contenere.

Nel caso in cui lo si disponga in piena terra, dunque, è fondamentale collocare il bambù in zone di confine. Poste in tale ubicazione, infatti, è molto più facile la manutenzione necessaria per evitare l’eccessiva propagazione, oltre a poter fungere da siepe. Per quest’ultimo utilizzo infatti risulta molto efficace andando a creare un sistema molto fitto di steli e fogliame che dona un effetto oscurante impenetrabile.

Per quanto riguarda l’utilizzo pratico, il bambù torna utile in svariate situazioni. Basti pensare alle grandi caratteristiche fisiche del bambù che, a seconda che sia verde o secco, risulta essere flessibile oppure molto resistente alle sollecitazioni.

Le canne di bambù vengono utilizzate per esempio dai contadini nell’orto come pali di sostegno per colture quali pomodori, piselli e molte altre.

mani che lavorano legni di bambù

Anche nel settore industriale vengono sfruttate le sue caratteristiche di resistenza, dove spesso viene utilizzato per la realizzazione di manufatti di vario genere in frangenti anche molto diversi tra loro. Si possono trovare taglieri da cucina in bambù così come cover per smartphone, oppure arredi da esterno. Il bambù è utilizzato perfino come base per ottenere la cellulosa fondamentale per la produzione di carta.

Il bambù gigante, date le sue dimensioni, è spesso la scelta prediletta per queste lavorazioni così da ottenere da un solo stelo un quantitativo maggiore di legname da lavorare.

Coltivazione bambù gigante

Nome scientifico Phyllostachys bambusoides, il bambù gigante si presenta con un fusto di colore verde intenso e molto robusto. Il fogliame è del tutto simile a quello tipico del genere, ovvero di forma lanceolata, di colore verde scuro e che in questa specie raggiunge la lunghezza di circa 20 centimetri. Solitamente questa specie cresce molto in altezza, con un massimo di circa 8 metri.

Tra le varietà esistenti, di norma viene scelta da inserire nei giardini la varietà denominata “Holochrysa“, detta più comunemente “Sulphurea dei giardini”. Questa presenta il colore del fusto di un bel giallo intenso quasi dorato, mentre alle volte presenta delle striature di verde. Si tratta di una coltivazione che non richiede attenzioni particolari una volta posta a dimora.

Basti pensare che si adatta perfettamente ai nostri climi nonostante provenga da regioni climatiche quali Cina e Thailandia. Sopporta piuttosto bene i climi freddi invernali, sebbene non ami molto i venti freddi nello specifico.

Ovviamente, per far crescere forte e sana necessita di un terreno fertile, con un buon tasso di umidità. Allo stesso tempo è fondamentale che il terreno sia ben drenato, evitando i ristagni d’acqua che invece sono mal sopportati dall’apparato radicale.

La concimazione è molto importante nel caso in cui il bambù gigante sia inserito in vaso, e andrebbe prevista ogni mese. Un concime liquido specifico è la soluzione ideale per la crescita ottimale di questa erba.

bagno con bambù in vaso
Per quanto riguarda le malattie, il bambù gigante è molto resistente ed è praticamente impossibile che venga attaccato da una di queste. Bisogna solo fare attenzione ai nuovi steli ancora verdi perché vengono attaccati volentieri dalle lumache, le quali ne sono ghiotte.

La potatura invece non andrebbe fatta, se non quella relativa al contenimento delle nuove piante che spuntano dal terreno. L’apparato radicale, infatti, nel sotto suolo tende a propagarsi velocemente dando vita a nuovi steli che spuntano, allargandosi sempre più. Un intervento tempestivo evita di avere nuove piante in zone nelle quali non sono gradite.