Oggi la sala da bagno è uno degli ambienti domestici più curati e progettati con maggior attenzione e accuratezza. Il design e i materiali si sono evoluti nel corso del tempo e basta fare una ricerca online su quali mobili del bagno per vedersi aprire un mondo di possibilità e soluzioni impensate anche solo fino a qualche anno fa.

La storia e le origini

Ma quali sono le origini e la storia di questo ambiente della casa? Il termine bagno utilizzato nella lingua italiana, deriva dal latino balneum e in origine designava l’immersione del corpo in acqua con finalità non esclusivamente igieniche o curative, ma anche e soprattutto, rituali e simboliche. Tra le prime civiltà antiche di cui ci sono giunte testimonianze di pratiche igieniche vi sono quella degli Indù, degli egizi e dei greci. Particolarmente numerose anche le testimonianze relative alla civiltà romana dove è attestata la pratica diffusa, soprattutto tra le classi più abbienti, di trascorrere del tempo presso le terme pubbliche, vissute come luogo di socializzazione, scambi culturali e commerciali sotto l’egida di Igea, dea della salute e da cui deriva anche il termine corrente di igiene. Sempre in poca romana è attestata la presenza anche di bagni privati forniti di tutti comfort di cui erano dotate le case dei patrizi.

Il Medioevo rappresentò un’epoca di involuzione delle pratiche igieniche, sia per il venir meno delle conoscenze tecniche utili per la realizzazione di nuovi impianti di scarico e fognature, sia per l’affermarsi di dicerie, presenti in Europa fino all’Illuminismo, secondo le quali l’uso dell’acqua per bagnarsi era scoraggiato o addirittura vietato per motivi di salute: l’acqua, secondo queste teorie, apriva i pori della pelle attraverso i quali potevano entrare gravi malattie. Se un bagno veniva concesso, era poi consigliato un giorno di riposo a letto per recuperare il presunto indebolimento del corpo. Questo porta ad una rapida decadenza dei bagni pubblici e ad un diffondersi accentuato di malattie infettive.

Nel corso del Trecento e soprattutto con l’avvento del Rinascimento e lo sviluppo di mezzi tecnici come l’alambicco, si diffonde la produzione e l’uso di profumi. Le pratiche igieniche all’inizio dell’età moderna consistevano unicamente, in modo particolare per le classi nobiliari e borghesi, nello spruzzarsi generose dosi di profumo e incipriarsi le parrucche con l’unico scopo di coprire l’effetto di unto e i cattivi odori generati dallo scarso utilizzo di acqua.

L’affermazione di una di una diversa idea igiene personale, con la conseguente nuova fioritura delle sale da bagno, si avrà solo a partire dal XVIII. Con il XX secolo le nuove esigenze igienico-sanitarie portarono anche la progettazione architettonica a riconsiderare la stanza bagno, in un primo tempo concepita come una appendice esterna delle abitazioni con stanzini in fondo al ballatoio, e successivamente riammessa come ambiente interno alle dimore più prestigiose. Dal secondo dopoguerra il bagno torna occupare gli interni delle abitazioni private su larga scala, incoraggiando anche l’interesse di architetti e progettisti. Questa diffusione di massa dei bagni nelle case private ha avuto un ruolo decisivo nell’eliminazione di numerose patologie, prima assai diffuse a causa delle scarse condizioni di igiene.

Ed ora qualche curiosità.

La prima doccia

Le più antiche testimonianze relative ad un sistema assimilabile alla doccia, come la conosciamo oggi, risalgono addirittura all’antica Grecia, anche se, all’interno di questa civiltà, la doccia rivestiva prettamente un significato rituale e simbolico di purificazione. Il concetto moderno della doccia nasce soltanto nel XIX secolo. Fu il dottor Merry Delabost, medico della prigione Bonne-Nouvelle di Rouen, a inventare la doccia nel 1872. Lo scopo era quello di garantire un’igiene migliore ai prigionieri.

La prima vasca

La prima vasca documentata dai rilevamenti archeologici è quella rinvenuta tra i resti del famoso Palazzo di Cnosso e risalirebbe addirittura al 1700 a.C. ed era dotata di un impianto idrico incredibilmente avanzato in relazione all’epoca di costruzione.

Il primo wc

Il più antico progenitore del moderno wc è quello rinvenuto nell’isola di Creta e risalente al 2000 a.C. Si trattava di un elemento fatto di legno e ceramica, provvisto di un canale di deflusso dei reflui sotterraneo, sfociante direttamente in un fiume. Il primo water closet (WC) (in inglese) propriamente detto è da attribuire all’invenzione di Joseph Bramah nel 1778. Un water closet sul modello inglese fu installato prima del 1799 nella Reggia di Caserta, nel “Gabbinetto del Retrette” di Maria Carolina, regina di Napoli.

Il primo bidet

A quanto riportano le cronache, il primo bidè (dal francese bidet, ovvero “piccolo cavallo”) comparve negli anni ‘20 del ‘700 nella dimora di Madame De Prie, amante di Luigi-Enrico di Borbone-Condé, Primo ministro di Luigi XV. Fu proprio quest’ultimo a lasciare testimonianza della novità, allorché raccontò di essere stato ricevuto dall’allegra dama a cavallo di uno strano “sgabellino a forma di violino”.