Il mondo dell’arredo bagno è sempre ricco di novità, e uno degli elementi tecnici più interessanti riguardanti questo contesto corrisponde senza dubbio al box doccia.

Il box doccia può essere “declinato” in tanti modi differenti: il box tradizionalmente inteso, ovvero quello che viene acquistato come struttura univoca da installare nel punto desiderato, è sempre più spesso rimpiazzato da soluzioni più moderne, più “smart”, le quali oltre ad essere più agevoli nella realizzazione si rivelano più piacevoli e più armoniose.

Scopriamo subito quali sono le principali.

Doccia con parete Walk In

I modelli Walk In sono assai apprezzati per la loro eleganza e per la loro funzionalità e non è certamente per caso se i siti web dei negozi del settore, come IperCeramica, riservano a questi box doccia degli spazi importanti.

Questi box doccia sono sostanzialmente delle pareti fisse, costituite di norma da una superficie in vetro la quale viene installata in modo parallelo ad una parete.

La struttura, pur presentandosi estremamente armoniosa e leggera, diviene parte integrante della stanza, donando un effetto estetico davvero molto intrigante.

Le pareti doccia Walk In (che in lingua inglese significa, letteralmente, “cammina dentro”) possono essere installate sia in corrispondenza di un’unica parete, soluzione molto gettonata nei bagni dalla metratura importante, sia in modo angolare.

Una peculiarità che contraddistingue tutte le pareti doccia Walk In è nel fatto che sono delle strutture “aperte”, da qui infatti il loro particolare nome.

A differenza del box doccia tradizionale, in cui è sempre presente una porta di chiusura, le pareti Walk In sono liberamente accessibili dall’esterno e ciò contribuisce a rendere l’atmosfera molto raffinata e luminosa.

Nicchia doccia

La cosiddetta nicchia doccia è una soluzione molto interessante la quale, tramite l’installazione di pochissimi elementi, riesce a diventare un elemento di edilizia perfettamente abbinato al contesto.

Per poter realizzare una nicchia doccia, tuttavia, devono sussistere determinate caratteristiche strutturali nella stanza, scopriamo subito perché.

La nicchia prevede l’installazione di una vetrata, ovviamente apribile, con una o due ante, in corrispondenza di uno spazio delimitato tra due pareti parallele piuttosto vicine; affinché sia tecnicamente realizzabile, dunque, devono essere presenti due pareti non oltremodo distanti l’una dall’altra.

Box angolare stondato

I box doccia angolari non sono propriamente una novità, anzi è assai frequente che si realizzino delle soluzioni di questo tipo in una stanza che, di norma, non è certo ampia.

Negli ultimi tempi, tuttavia, stanno divenendo sempre più diffusi i box stondati, o per meglio dire, i box doccia con piatto ad angolo stondato.

Il piatto doccia di questi box, dunque, non prevede la canonica forma squadrata, rettangolare o quadrata: parallelamente ai lati squadrati, i quali vanno installati in corrispondenza dell’angolo, ve n’è uno tondeggiante, il quale rende l’aspetto del box ancor più piacevole ed armonioso.

Oltre che per il design, il box doccia angolare stondato è apprezzato anche per la sua capacità di ottimizzare l’impiego degli spazi, evitando l’ingombro ricreato dal tradizionale angolo spigoloso.

Piatti doccia filo pavimento

Per quest’ultima tipologia di realizzazione, proprio come per le altre menzionate in precedenza, stanno diffondendosi sempre più i piatti filo pavimento, ovvero dei piatti doccia ultrasottili che consentono di realizzare il vano al medesimo livello del pavimento.

Questa soluzione è esteticamente pregevole e riesce a conferire al bagno una grande eleganza, inoltre è consigliata anche sul piano della sicurezza in quanto l’assenza del “gradino” scongiura l’eventualità che si possa inciampare.