Considerando che trascorriamo a letto circa un terzo della nostra vita, è importante prendersi cura in modo adeguato dell’ambiente in cui dormiamo e dei prodotti che ci accompagnano durante il sonno. Riposare su di una superficie danneggiata, o poco pulita, rappresenta infatti un problema per la nostra salute, soprattutto se si è soggetti predisposti a disturbi articolari e respiratori.

I materassi hanno una durata media che oscilla tra i 7 e 10 anni, dato che può variare in base al materiale e alla tecnologia di fabbricazione. Nonostante ciò, con alcuni accorgimenti, possiamo far sì che il nostro materasso possa accompagnarci nei nostri sogni il più a lungo possibile e che non smetta di fare il suo lavoro prima del previsto.

In questo articolo proporremo alcuni semplici consigli su come mantenere in buono stato il vostro materasso, sia dal punto di vista strutturale che igienico.

Non saltare sul letto

Chi da bambino non è stato rimproverato per aver saltato sul letto? Ecco, quello che può sembrare il più banale dei consigli per preservare il materasso è in realtà il primo per importanza.

Saltare sul materasso, oltre ad essere pericoloso, può provocare deformazioni e avvallamenti che danneggiano la parte più interna del materasso in maniera irreparabile. Dormire su una superficie ricca di cedimenti è assolutamente dannoso per la nostra salute, compromettendo la qualità del sonno e provocando fastidiosi dolori alla schiena.

I letti a molla, acqua e aria sono i più soggetti a danni per colpi bruschi, ma anche le schiume viscoelastiche possono usurarsi rapidamente.

Ruotare e capovolgere

Anche se alcuni produttori sostengono che non sia necessario, ruotare il materasso periodicamente e capovolgerlo aiuta a prevenire depressioni e avvallamenti, promuovendo un’usura più uniforme.

Il consiglio è quello di ruotare e capovolgere il materasso ogni 6 mesi e, come afferma il Consorzio Produttori Italiani Materassi di Qualità, 2 volte al mese nei primi 90 giorni d’utilizzo. Invertire testa e piedi, e sopra e sotto, aiuta a preservare il materasso, distribuendo il peso e consentendo la stabilizzazione della struttura e delle imbottiture.

Igiene

Il materasso, per la sua conformazione e per l’utilizzo che ne viene fatto, tende ad essere l’habitat perfetto per muffe e funghi ma anche per gli acari della polvere causa di allergie e problemi respiratori. Inoltre è spesso soggetto a macchie di vario tipo, dal sudore ai residui di cibo e sangue.

Per questi motivi è necessario arieggiare la stanza, per agevolare l’evaporazione dell’umidità, e pulire periodicamente il materasso. Per prima cosa si devono cambiare le lenzuola con frequenza e lavarle ad alta temperatura. Si passa poi all’aspirazione del materasso con un’aspirapolvere potente.

Se si vuole igienizzare il materasso in maniera approfondita, un pulitore a vapore è la soluzione ideale. Questo strumento, infatti, è il più efficace nell’eliminazione degli acari. Se ne consiglia l’utilizzo una volta a settimana, ma in caso di allergie anche ogni giorno.

Ci sono poi le macchie da rimuovere, che se trascurate possono rovinare il materasso in modo irreversibile. Per il sangue è consigliabile applicare acqua fredda mescolata a bicarbonato e acqua ossigenata. Anche contro il sudore, l’acqua e il bicarbonato sono gli alleati migliori. Nel caso di macchie di cibo, può essere utile un tradizionale composto di succo di limone e aceto.

Quali sono i materassi più durevoli?

Come accennato in precedenza, la durata di un materasso, oltre che alla manutenzione casalinga, è legata alla tecnologia di produzione.

I materassi in memory foam, da anni fra i più richiesti dai consumatori, sono molto longevi. Sulla loro durata influisce la qualità della schiuma viscoelastica con la quale sono fabbricati. Un materasso costruito con un materiale particolarmente pregiato riesce ad accompagnarci anche per 10 anni pieni.

In particolare i materassi in poliuretano espanso riescono ad offrire ottime prestazioni nel tempo, soprattutto se sei un soggetto allergico. Possiedono, infatti, una trama a cellula aperta che consente un’ottima traspirabilità e contrasta la formazione di acari e muffe.

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