Quando si acquista un elettrodomestico, a prescindere dal marchio, c’è sempre la garanzia. Si tratta di una forma di tutela per il consumatore, per avere la sicurezza che il dispositivo acquistato abbia una durata minima senza presentare problematiche.

Tuttavia, la garanzia prevista per gli elettrodomestici, secondo le attuali normative vigenti, è una tematica piuttosto ampia e complicata.

Vediamo nel dettaglio tutto quello che occorre sapere e a cosa fare attenzione.

Che cos’è la garanzia per elettrodomestici e quanto dura

Secondo quanto previsto dalle attuali normative, la garanzia prevista per gli elettrodomestici deve essere della durata di almeno di 2 anni.

Da un punto di vista prettamente tecnico, la garanzia è un’assicurazione per il consumatore sulla qualità del prodotto e la possibilità di goderne quantomeno per due anni. Tuttavia, esistono diverse forme di garanzia per elettrodomestici, chiamate garanzie convenzionali. In questo caso può accadere che un determinato marchio decida di promuovere ulteriormente i propri elettrodomestici inserendo delle garanzie addizionali e aumentando il periodo di copertura. Solitamente, il marchio si rivolge a una serie di collaboratori sottoscrivendo una partnership grazie alla quale il consumatore potrà rivolgersi a questi ultimi per servizi di assistenza e riparazione.

Sulla durata classica dei 24 mesi c’è da fare una precisazione molto importante. Il consumatore ha tempo 60 giorni per comunicare il malfunzionamento direttamente al marchio o al rivenditore. In questa situazione, ha diritto al cambio dell’elettrodomestico nel caso in cui l’apparecchio venduto non rispetti quanto stabilito durante l’acquisto e disattenda le caratteristiche tecniche annunciate.

In buona sostanza, grazie alla possibilità di poter dichiarare malfunzionamento, con ulteriori due mesi la copertura si estende fino ai 26 mesi.

Come funziona la garanzia di elettrodomestici

La garanzia mette al riparo un consumatore che ha appena acquistato un elettrodomestico da tutti i malfunzionamenti o comunque da caratteristiche che sono differenti da quelle presentate sulle etichette e sulla confezione durante la vendita. Infatti, la legge prevede che ci sia piena corrispondenza tra quanto riportato in etichetta e quanto presentato dal venditore. Ovviamente, è valida non solo per gli acquisti effettuati in un negozio fisico di elettrodomestici ma anche su piattaforme di e-commerce. Per l’acquirente c’è l’opportunità di estendere il servizio di garanzia pagando un piccolo costo deciso dal marchio costruttore.

Quando si richiede la garanzia legale al proprio venditore si ha diritto alla riparazione del difetto oppure alla sostituzione dell’intero elettrodomestico, nel caso in cui il problema non può essere risolto nei laboratori dell’azienda.

Può accadere che per una serie di situazioni contingenti non si possa procedere né con la riparazione né con la sostituzione dell’elettrodomestico difettoso. Un esempio piuttosto comune di queste situazioni si ritrova nell’acquisto di un dispositivo fuori produzione. L’azienda, quindi, non dispone di un altro apparecchio per effettuare la sostituzione. In questa situazione la legge prevede che il venditore debba procedere con uno sconto sull’acquisto successivo o con una risoluzione del contratto d’acquisto. Quindi si ha diritto alla restituzione della somma versata.

Per evitare qualsiasi problematica e godere di tutte le forme di tutela previste dalla garanzia legale, bisogna provare l’elettrodomestico acquistato nei primi giorni dopo l’acquisto.