La Canna indica, proveniente dai Caraibi, è una pianta conosciuta in tutta l’America Latina. Pianta spesso usata e coltivata in Colombia, viene impiegata per la preparazione di biscotti artigianali come gallette o pane. Infatti, da questa pianta è possibile ricavare dell’amido adoperato in ambito agroalimentare.

Oltre alle sue qualità alimentari, questa pianta possiede anche numerose proprietà diuretiche e medicali. Le sue cime, difatti, vengono adoperate per preparare decotti diuretici e detox. Le foglie invece possiedono proprietà cicatrizzanti e lenitive.

In sostanza, di questa pianta è possibile sfruttare qualsiasi parte! Il suo succo, per esempio, può essere utilizzato come antisettico, mentre il fusto come foraggio.

Di origine ornamentale, la Canna Indica presenta dei fiori spettacolari, dalle grandi dimensioni e dai colori magnifici. È una pianta perenne e ne esistono di diverse varietà, tra cui la canna indica rossa, Cleopatra, durban, Picasso. Tutte si differenziano per la colorazione dei fiori e le loro sfumature.

Coltivazione in Vaso

La Canna indica è una pianta erbacea rizomatosa e perciò con una moltiplicazione facile e feconda. La pianta infatti è adatta per essere coltivata in piena terra ma anche in vaso sul terrazzo o balcone. Come già accennato, è nota per i suoi fiori colorati e grandi e per le sue foglie ovali di grande eleganza.

Famosa anche per la  facilità di coltivazione, la canna indica necessita di alcune indicazioni di coltivazione precise. Innanzitutto, per coltivare la canna indica in vaso sarà necessario procurarsi vasi ampi, almeno 20-25 cm di diametro, in cui si potrà inserire massimo una pianta singola. Se si desidera coltivare dei gruppi si dovrà optare per un vaso di almeno 40 cm di diametro.

In alternativa ai vasi circolari si può scegliere una fioriera, ampia e molto comoda. Infatti, questa pianta necessita di spazi tra le piante di almeno 20-25 cm. Più ampio è il vaso meglio crescerà la pianta. I suoi fiori riescono a raggiungere delle altezze considerevoli, circa 150 cm. Quindi, se il balcone o il terrazzo su cui si andrà a collocare la canna indica è molto ventoso, occorrerà metterla al riparo. Una volta scelto il vaso e il luogo dove collocarla, si può procedere a porre nel vaso le piante, a distanza di almeno 25-35 cm.

Attenzione a scegliere sempre una posizione soleggiata ma che permetta alla pianta di avere le radici all’ombra. Questo per donare freschezza al suolo. Prima di procedere all’inserimento della pianta è preferibile lavorare abbondantemente il terreno. Il terreno più indicato per una canna indica da vaso è senza dubbio ricco e drenato, a cui si potrà aggiungere una po’ di concime granulare a lenta cessione.

Concimazione e Irrigazione

La canna indica fiorirà generalmente in primavera. Alla comparsa dei suoi germogli è consigliabile sciogliere nell’acqua di irrigazione il concime liquido. È sconsigliabile usare un concime universale in quanto troppo ricchi di azoto e quindi non adatti alla sua coltivazione.

I concimi per piante da fiori sono facilmente reperibili presso negozi specializzati o vivai. Nel ciclo delle concimazioni l’ultima fase si colloca nel mese di settembre, con l’ultima concimazione prima dell’autunno. Anche l’irrigazione della canna indica è un aspetto fondamentale per la sua crescita. Difatti, alla comparsa dei fiori bisognerà aumentare le irrigazioni per ridurle poi nei mesi che vanno da ottobre a gennaio. Si provvede ad irrigarla solo se la sua posizione ne impedisce l’irrigazione piovana.

Potatura e Malattie

La canna indica necessita della giusta potatura nel giusto periodo. Non possiamo parlare in questo caso di una potatura vera e propria, ma nell’intervento di pulitura della pianta da tutti quei fiori appassiti, foglie gialle per evitare che la pianta soffra.

Questo tipo di potatura, detta conservativa, permette alla pianta di avere una vegetazione più rigogliosa e florida e irrobustire la sua struttura per affrontare il periodo invernale. Questo tipo di piante sono molto resistenti all’attacco di parassiti o funghi, ma occorre proteggerle dagli acari che rovinano i fiori che stanno per sbocciare.

Anche la presenza di lumache potrebbe nuocere alla vegetazione della pianta. Le lumache, infatti, sono ghiotte delle sue foglie più tenere. Occorre, quindi, prevenire il ristagno idrico e permettere un corretto drenaggio del terreno. Inoltre, bisogna eliminare tutti i parassiti con appositi prodotti e preoccuparsi di mantenere sempre pulita la pianta. Infatti, solitamente sono proprio le foglie marce o vecchie che ne provocano la malattia.