Vendere una casa ricevuta in donazione può sembrare un’operazione semplice, ma nasconde più insidie di quanto si creda. A livello pratico, hai tutti i diritti di disporre del bene come preferisci, ma la legge prevede regole particolari per questo tipo di immobile. Non si tratta solo di una formalità: la provenienza da donazione può influire sui tempi, sulla sicurezza della compravendita e persino sull’interesse degli acquirenti.

Muoverti con calma e consapevolezza è il primo passo per evitare problemi e concludere la vendita nel modo giusto.

Puoi vendere, ma serve attenzione

Quando ricevi un immobile in donazione, ne diventi pienamente proprietario. Puoi usarlo, affittarlo o venderlo. Tuttavia, la legge tutela anche i cosiddetti eredi legittimari del donante — cioè figli, coniuge o genitori — che, se ritengono di essere stati danneggiati nella loro quota di eredità, possono contestare l’atto di donazione.

Ecco perché la vendere una casa ricevuta in donazione può spaventare chi vuole comprarla. Un acquirente, o la banca che gli concede un mutuo, teme che un domani la donazione venga impugnata.

Per questo motivo, le case ricevute in donazione risultano spesso più difficili da vendere, soprattutto se la donazione è recente o se il donante è ancora in vita.

Vendere una casa ricevuta in donazione: I rischi reali da considerare

Il rischio più comune è che gli eredi del donante — dopo la sua morte — decidano di agire per recuperare la parte che spetta loro per legge. In alcuni casi, se vincono la causa, il nuovo proprietario può essere costretto a restituire l’immobile o a risarcire la quota contestata. È una situazione rara, ma possibile, e spiega perché molti acquirenti chiedono garanzie aggiuntive prima di firmare.

Un altro aspetto da valutare è il tempo trascorso dalla donazione. Trascorsi vent’anni dalla data dell’atto, o dieci anni dalla morte del donante, l’immobile diventa del tutto “libero” da rischi di impugnazione. Se ti trovi in questa situazione, la vendita sarà molto più semplice e veloce.

Ci sono poi aspetti fiscali: se vendi entro cinque anni dalla donazione e non hai abitato l’immobile come prima casa, potresti dover pagare un’imposta sulla plusvalenza. È sempre meglio chiedere conferma al notaio o al tuo commercialista prima di procedere.

Come prepararti alla vendita

Il primo passo è verificare l’atto di donazione. Controlla che sia stato regolarmente trascritto e che non siano presenti vincoli, usufrutti o condizioni particolari. Se il donante si era riservato l’usufrutto, ad esempio, non potrai vendere finché quel diritto è in essere.

Il secondo passo è essere trasparente con l’acquirente. Nascondere l’origine del bene non serve a nulla: è un’informazione che emergerà comunque dal controllo notarile. Al contrario, mostrare subito chiarezza e documenti in ordine dà fiducia e aiuta a evitare diffidenze.

Un altro strumento utile è la polizza assicurativa sulla donazione. Si tratta di una garanzia che copre l’acquirente in caso di future contestazioni da parte degli eredi del donante. È una soluzione sempre più diffusa, perché consente di vendere anche immobili donati da poco, riducendo il rischio percepito.

Vendere una casa ricevuta in donazione: Le mosse che ti semplificano la vita

Puoi rendere la vendita più rapida seguendo alcune strategie. Se possibile, attendi il decorso dei termini legali — vent’anni dalla donazione o dieci dalla morte del donante — così l’immobile diventa pienamente disponibile. In alternativa, puoi ottenere dai potenziali eredi una rinuncia scritta alla quota di legittima, che scioglie qualsiasi dubbio.

Se stai vendendo a un acquirente che deve accendere un mutuo, metti in conto che la banca potrebbe chiedere una perizia aggiuntiva o pretendere la polizza di cui sopra. Preparati con tutti i documenti: atto di donazione, visura catastale, planimetria e certificato di destinazione urbanistica.

Infine, valuta di affidarti a un notaio esperto in successioni e donazioni. È una figura fondamentale in questo tipo di transazioni: può verificare la catena di proprietà, indicarti le garanzie necessarie e redigere l’atto di vendita in modo che sia inattaccabile.

Vendere una casa ricevuta in donazione non è impossibile: richiede solo più consapevolezza e un po’ di preparazione. Se affronti la procedura con i documenti giusti e la consulenza di un professionista, puoi ottenere un risultato sicuro e sereno.

Molti, una volta completata la vendita, raccontano di aver scoperto proprio in questo percorso quanto la burocrazia italiana possa essere complessa ma anche chiara, se la si conosce davvero. E forse è questo il punto: capire cosa stai firmando, sapere come tutelarti e procedere senza fretta.

Alla fine, la soddisfazione di chiudere una vendita “pulita” vale la pazienza di qualche giorno in più.