È arrivato il nuovo Bonus TV 2021, la recente agevolazione fortemente voluta dal Governo che incoraggia il cambio delle vecchie tv – tramite rottamazione – con televisori nuovi.

Il MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) ha infatti realizzato ben due bonus differenti e cumulabili che, nel complesso, possono garantire uno sconto importante. Questa iniziativa è stata necessaria per incentivare gli utenti a preparasi al cambio delle tecnologie di trasmissione.

La transizione, cominciata nei primi mesi del 2020, si concluderà definitivamente a luglio 2022 e prevederà nuove modalità standard di digitale terrestre (l’oramai famoso decoder DVB T2).

Il contributo per l’acquisto di un nuovo televisore può essere richiesto dal 23 agosto e ha suscitato l’attenzione di milioni di italiani: scopriamo come funziona il nuovo Bonus TV 2021, chi può ottenerlo e come fare richiesta.

Come funziona il Bonus TV 2021

Il nuovo Bonus TV 2021 consente di acquistare dispositivi di ultima generazione in cambio della rottamazione del proprio vecchio televisore

Il dispositivo obsoleto deve essere consegnato (e poi rottamato) nel medesimo negozio in cui si intende acquistare il nuovo tv: il rivenditore, una volta ricevuto il dispositivo in disuso, può accordare uno sconto del 20% sul prezzo di listino. Il massimo valore dello sconto è pari a 100 euro; oltre alla riduzione sul prezzo di vendita, un ulteriore beneficio è che lo smaltimento è a carico del rivenditore.

Ovviamente, questo Bonus TV 2021 è rivolto soprattutto a tutti coloro che ancora non hanno a disposizione apparecchi dotati della nuova tecnologia (DVB T2). Questa tecnologia permetterà di perfezionare in maniera enorme la qualità e l’efficienza del segnale digitale in tutta Italia, aumentando la quantità di programmi e trasmissioni in alta definizione. Si tratta di un cambiamento che tutti i Paesi Europei stanno adottando.

Chi può ottenere il Bonus TV 2021

Una delle più grandi novità è che quest’anno il nuovo Bonus TV 2021 non richiede che gli utenti presentino l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Pertanto, non vi è alcun limite di reddito o di patrimonio affinché si possa ottenere questo incentivo all’acquisto di nuove tv.

A differenza del precedente Bonus, quindi, non è necessario presentare un ISEE inferiore ai 20.000 euro. Dunque, i requisiti che devono essere soddisfatti sono solamente i seguenti:

  • essere residenti in Italia (non è permessa la residenza all’estero);
  • essere intestatario del Canone Rai ed essere in regola con i pagamenti del Canone (tale criterio è valido per tutti, tranne per i cittadini di età pari o superiore a 75 anni, che per legge sono soggetti ad esenzione dal pagamento del canone);
  • consegnare e rottamare il proprio modello obsoleto di televisore (ovvero incompatibile con il decoder DVB-T2) nello stesso luogo in cui si acquista un nuovo apparecchio.

Bonus TV 2021: come aderire all’iniziativa

Una recente stima ha evidenziato che in Italia sono ancora attivi più di 14 milioni di televisori non idonei al nuovo standard DVBT-2 che, quindi, andrebbero rottamati. Il 15 ottobre 2021 avverrà un parziale oscuramento di tutti i dispositivi che non possiedono la tecnologia di decodifica in alta definizione. Per questo motivo, il Governo ha reso l’adesione a questa iniziativa molto semplice.

Il MiSE, infatti, ha predisposto un semplice e pratico modulo da compilare. Per compilare il modulo in formato pdf, cliccare qui.

All’interno del modulo è sufficiente auto-dichiarare i propri dati personali, il modello di televisore che si intende sostituire, il luogo\negozio in cui è avvenuta la sostituzione e l’acquisto del nuovo modello. Prima di essere inoltrato, questo modulo deve essere firmato sia dal dichiarante che dal rivenditore.

Nuovo digitale terrestre: ecco le date

L’avvio decisivo del nuovo standard DVBT-2 scatterà a partire dal primo gennaio 2023, ma dal 1 luglio 2022 alcune trasmissioni saranno visibili solamente su dispositivi che possiedono il nuovo strumento di codifica.

Ad ogni modo, l’introduzione dello standard è stata suddivisa in aree differenti, per facilitare il cambio.

Dal 15 novembre al 18 dicembre 2021 lo adotteranno le regioni in area 1A (Sardegna).

Dal 3 gennaio al 15 marzo 2022, le regioni dell’area 2 adotteranno il DVBT-2: Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte (esclusa provincia di Mantova, di Bolzano, di Piacenza, di Trento) e dell’area 3: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna.

Dal 1 marzo al 15 maggio 2022 sarà il turno delle regioni nella zona 4 (Puglia, Sicilia, Basilicata, Marche, Molise, Calabria, Abruzzo).

A concludere, lo standard sarà adottato dal 1 maggio al 30 giugno 2022 anche dalle regioni dell’area 1B (Lazio, Toscana, Campania, Liguria, Umbria).