Da diversi anni a questa parte, stiamo assistendo a un generale ritorno alla natura e all’autoproduzione. Il desiderio, acuito anche dal Covid, di vivere in maniera più genuina e rispettosa dell’ambiente, nonché del proprio benessere e di quello delle persone amate, sta portando tantissime persone a scegliere di allestire un orto familiare.

Come progettarlo? Se si è alle prime armi con la coltivazione di ortaggi e piante aromatiche, sono tante le domande che possono insorgere. La prima riguarda le modalità, nei casi in cui non si ha a disposizione un terreno privato, per disporre degli appezzamenti di terreno messi a disposizione in comodati d’uso a privati cittadini e associazioni da numerose amministrazioni locali (gli orti comunali).

Per progettare poi l’orto bisogna scegliere quali piante inserire. Ci sono una serie di informazioni da tenere conto: lo spazio che ingombra ogni pianta, il periodo giusto, le consociazioni e le rotazioni. Trovate una valanga di informazioni utili su Orto Da Coltivare, il sito web di Matteo Cereda.

Lo spazio necessario

Lo spazio necessario per la coltivazione di un orto familiare dipende da diversi fattori. In primis, bisogna prendere in considerazione il numero di persone presenti in famiglia, nonché la tipologia di piante. Dare riferimenti univoci è impossibile. Quello che si può indubbiamente fare è fornire delle stime di massima. Per una famiglia media, servono circa 120 metri quadri, circa 30 per persona.

Attenzione: nel calcolo dello spazio necessario all’orto familiare, bisogna prendere in considerazione anche la necessità di inserire la tanica per l’acqua e la compostiera.

L’ottimizzazione dello spazio

Una volta definita l’estensione necessaria per il proprio orto familiare, arriva il momento di iniziare a parlare di ottimizzazione dello spazio. La strategia più semplice al proposito prevede il fatto di dividerlo in tante aiuole. A ciascuna di esse, corrisponde una determinata pianta.

Accanto a ciascuna aiuola, è cruciale predisporre dei camminamenti. Grazie ad essi, è possibile gestire al meglio i momenti dedicati ai lavori.

La qualità del terreno

Fino ad ora, non abbiamo parlato di un aspetto di cruciale importanza quando si parla di realizzazione di un orto familiare. Come capire se il terreno è di qualità sufficiente? Se si vince il bando per un orto urbano, non c’è bisogno di interrogarsi in merito.

Se, invece, si decide di predisporre a orto una parte del proprio giardino, è bene fare attenzione ad alcuni aspetti. Il terreno ideale per coltivare un orto deve essere a medio impasto. Cosa significa? Che deve essere caratterizzato dal giusto equilibrio fra la percentuale di sabbia e quella di limo.

Esistono dei criteri tattili e olfattivi da tenere presenti. Il terreno perfetto per l’orto domestico deve essere morbido, umido e caratterizzato da un piacevole profumo.

Nei casi in cui ci si dovesse rendere conto che è particolarmente compatto, significa che è presente una quantità eccessiva di argilla e che è necessario intervenire correggendo.

La gestione dell’irrigazione

Al di là della scelta delle piante, una parentesi nodale nella progettazione e gestione quotidiana dell’orto familiare riguarda l’irrigazione. La soluzione migliore da adottare prevede l’installazione di un impianto automatizzato. Se possibile, è il caso di dilazionare il suo funzionamento, azionandolo al mattino e alla sera quando fa particolarmente caldo.

Un consiglio che gli esperti di orticoltura danno spesso è quello di evitare gli irrigatori a pioggia. Il loro utilizzo, infatti, favorisce a lungo andare le infestazioni da parte di funghi.

Nel caso in cui si dovesse saltare un turno di irrigazione, non bisogna recuperare bagnando di più la pianta. Il rischio, così facendo, è quello di creare un quadro perfetto per l’insorgenza di una condizione di asfissia.

Le piante migliori

Quali piante scegliere? Le alternative per un orto familiare completo sono diverse e vanno dalle patate, coltivabili in sacco se non si ha molto spazio a disposizione, alle cipolle, alle carote, senza dimenticare i legumi.